Le funzioni in Java: differenze tra le versioni

Da Bioingegneria Elettronica e Informatica.
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Versione delle 13:57, 21 mar 2017

Introduzione alle funzioni

È possibile unire gruppi di istruzioni per formare delle "funzioni" usate per evitare di replicare porzioni di codice sorgente più volte. Invocare una funzione significa mandare in esecuzione la porzione di codice che la costituisce. Se una funzione è invocata più volte, allora la porzione di codice è eseguita più volte: il vantaggio è dunque quello di poter avere tante chiamate ma una sola porzione di codice.

Dichiarazione, definizione e chiamata di una funzione

In JAVA è possibile dichiarare e definire una funzione nel seguente modo:

modificatore_visibilità tipo_restituito nomeFunzione (tipo1 param1, tipo2 param2, ..., tipoN paramN) 
{
    // blocco di codice appartenente al metodo
 
    return varTipo;
}

Il codice precedente definisce una funzione chiamata nomeFunzione che accetta come ingresso (dominio) N variabili (param1, param2, ..., paramN) ognuna con un determinato tipo e restituisce come uscita (codominio) una variabile il cui tipo è tipo_restituito.

Durante il flusso del programma, è possibile chiamare una funzione attraverso il suo nome, inserendo come argomento le necessarie variabili coerentemente con il dominio definito e assegnando il risultato ad una variabile dello stesso tipo di tipo_restituito'.

... // Serie di istruzioni
 
tipo_restituito var = nomeFunzione(var1, var2, ..., varN);
 
... // Serie di istruzioni

== Passaggio dei parametri ad una funzione